Chi sono

Le vicende che mi hanno formata professionalmente si intrecciano con storie comuni di amicizia e stima, come spesso accade nell'apprendistato classico di bottega.

Nel 2002, mentre scrivevo la mia tesi di laurea, ho conosciuto una donna eclettica, un'orafa che è stata la mia prima maestra, Isabella Bordoni. Il nostro scambio è durato un anno: lei mi insegnava l'arte nel suo laboratorio affacciato sul lago di Bolsena, io, tornando a Roma, le gestivo i giri di fornitura.
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Laureata con il massimo dei voti al DAMS dell'università di Roma tre nel luglio del 2003, a settembre dello stesso anno mi sono iscritta all'Accademia delle Arti Orafe di Roma, frequentando i corsi di Oreficeria classica, di Micro-modellazione a cera persa e di Cesello e Sbalzo.
Di questa esperienza in via della Purificazione, dal 2003 al 2007, mi resta un buon ricordo dei maestri, Antonio, Fabio e Daniela, oltre a una necessaria "messa in ordine" delle mie competenze tecniche.

Nel periodo dell'Accademia lavoravo da freelance, grazie al passa parola di fornitori e colleghi. Ho così conosciuto tante persone, alcune importanti per la mia formazione, come Maurizio Corzani. Tra queste anche il mio secondo maestro, Aldo Puglielli. Finita l'Accademia ho lavorato tre anni insieme a lui, nella sua gioielleria a conduzione familiare a via Candia. Siamo ancora legati da una sincera amicizia.

Prima e dopo questa esperienza ce ne sono state altre, in diversi laboratori della capitale, ma non ha senso ricordarle in modo specifico.

Nel 2013 ho aperto il mio primo laboratorio indipendente, uno spazio condiviso con l'artista Andrea Bonaventura. Ho curato lo spazio e il lavoro per nove anni in via dei Cappellari 120, conoscendo tante persone di vario genere e nazionalità, affinando le mie capacità tecniche grazie al confronto continuo con clienti dalle esigenze più diverse, sostenuta anche dallo scambio prezioso con nuovi colleghi conosciuti in zona.

Il 12 dicembre del 2022 ho aperto in solitaria il laboratorio dove mi trovi oggi.
E' un posto che amo profondamente, come tutto il lavoro di questi anni trascorsi.